Sponsorizzazioni, Baiocchi: «Il sindaco di Pesaro ammette un sistema»
Pesaro

Sponsorizzazioni, Baiocchi: «Il sindaco di Pesaro conferma l’esistenza di un sistema, parole molto gravi»

Il consigliere Fdi: «Parole illuminanti che parlano di una gestione che sconfessa l'amministrazione Ricci»

PESARO – Sponsorizzazioni, il rumore della polemica è forte. Il sindaco ha già risposto a Perricci e Di Domenico sul tema. Ma Fdi aggiunge benzina sul fuoco.

Il consigliere regionale Fdi Nicola Baiocchi sottolinea: «Incommentabili ma nel contempo illuminanti le dichiarazioni rese dal sindaco Biancani sulle sponsorizzazioni. In poche battute l’attuale sindaco conferma l’esistenza di un sistema oscuro di sponsorizzazioni che aveva caratterizzato la gestione delle sponsorizzazioni al tempo dell’amministrazione di Matteo Ricci. E prende le debite distanze da detto sistema sconfessando l’operato della precedente amministrazione sfiduciando la sua stessa giunta (che corrisponde a quella sotto la guida del sindaco Ricci) e del Capo di Gabinetto Franco Arceci».

Baiocchi prosegue: «In questo è senza dubbio illuminante e fa chiarezza sulle tante ombre dell’amministrazione che lo ha preceduto. Nel contempo tenta, va detto -maldestramente- di attribuire tutte le responsabilità agli imprenditori che in passato e del tutto legittimamente, accogliendo un pubblico appello del Comune stesso, hanno contribuito ad eventi od opere di iniziativa comunale. La frase “pensate che poi gli imprenditori dopo aver sponsorizzato non chiedano qualcosa in cambio?” è gravissima. No caro sindaco, questo non è accettabile».

Il consigliere Fdi chiude: «Chi attivava le sponsorizzazioni con appelli diretti ai privati? Non erano forse il sindaco Ricci e il Vicesindaco Vimini? Chi poi ha contrattato le ridette sponsorizzazioni? Non erano forse uomini di fiducia del sindaco Ricci? Chi ha “dimenticato” di comunicare ai dirigenti dell’esistenza di queste sponsorizzazioni poi di fatto non contabilizzate nelle determine? Non erano sempre coloro che trattavano modalità ed entità dei contributi privati?

E ancora: come mai queste sponsorizzazioni non arrivavano al comune ma ad associazioni amiche? Pare sia limpidissimo che ogni addebito al riguardo sia riconducibile all’amministrazione.

Biancani ora si è accorto che è più importante difendere il suo operato e la sua reputazione piuttosto che difendere Matteo Ricci e coloro che hanno permesso che tutto ciò accadesse. Meglio tardi che mai».