PESARO – Pesaro e Savona, due città legate dalla ceramica. La “Baia della Ceramica” ligure ha riunito attorno a sé le città italiane facenti parte dell’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica – che hanno sostenuto la candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027; anche se poi non è risultata vincitrice.
Anna Maria Mattioli, presidente della Commissione Cultura del Comune di Pesaro sottolinea: «È in questo contesto che la città di Pesaro si è fatta sostenitrice e omaggiato la straordinaria portata di questo Festival della Maiolica, con un’opera innovativa in gres dell’artista pesarese Antonio Giangolini, socio dell’Associazione pesarese Amici della Ceramica».
E prosegue: «La Pinacoteca di Savona ha offerto un’importante vetrina espositiva, uno squarcio di luce nell’antico muro storico per la mostra “Nuove rotte per la ceramica” un omaggio alle dieci città, tra cui Pesaro, con Castellamonte, Laveno Mombello, Cerreto Sannita, Santo Stefano di Camastra, Faenza, Montelupo Fiorentino, Urbania, Nove e Mondovì che si erano fatte promotrici della candidatura di Savona. Per la Provincia di Pesaro e Urbino, anche Urbania ha avuto l’onore di poter esporre uno splendido piatto in maiolica. L’opera del pesarese Giangolini, molto apprezzata, ha fatto bella mostra di sé per la sua unicità; una sfera in gres, dalle sfumature che fondono la base perlata con i colori dell’azzurro del cielo e del mare, in una successione cromatica di grande effetto. I tasselli non sono dipinti bensì creati con impasti di gres policromo, poi assemblati in negativo in due semisfere che successivamente vengono unite per comporre la forma geometrica finita».
Mattioli chiude: «Il mio contributo, a nome e per conto del Sindaco Andrea Biancani e dell’assessore alla cultura Daniele Vimini, si è incentrato nel sollecitare la città di Savona, nella figura del Sindaco, assessori e Regione Liguria, a proseguire e implementare il dossier di candidatura a capitale italiana della Cultura, portando l’esempio concreto di Pesaro che dopo esser entrata nella short list delle prime 10 città italiane candidate per il 2024, ci ha poi creduto fermamente, coinvolgendo tutto il territorio provinciale riuscendo a far emergere la vera “Natura della Cultura” che ci ha portati al primo posto del podio. Con Savona e la Baia della Ceramica ligure, si è aperto per uno interscambio ideale di valorizzazione territoriale nel segno dell’artigianato e dell’arte che sempre più dobbiamo tornare a valorizzare e promuovere. Nuovi incentivi anche per Pesaro, città creativa UNESCO per la Musica, Capitale italiana della Cultura 2024, ora entrata per merito tra le città italiane più prestigiose e può diventare, senza sedersi sugli allori, capofila artistica e turistica anche in vista dell’ambito traguardo di Pesaro-Urbino Capitale europea della Cultura 2033».