JESI – Consultazione popolare Edison, dopo gli esiti della partecipazione e del voto e il commento del sindaco Lorenzo Fiordelmondo è, manco a dirlo, scontro. Durissimo in particolare tra la consigliera regionale jesina Lindita Elezi (Forza Italia) e il Pd jesino. Ma non sono tenere nelle loro valutazioni neanche le due civiche d’opposizione Jesiamo e Per Jesi.
Consultazione Edison, scontro Elezi – Pd
Parla di «vergogna» Elezi dopo il voto e le valutazioni del sindaco. «Tornaconto politico» le ribatte il Pd, a difesa del sindaco.
Secondo Elezi: «L’esultanza del sindaco Fiordelmondo è indegna di un sindaco degno di questo nome. Lascia senza parole che non solo si dica soddisfatto che il numero dei partecipanti alla consultazione è leggermente superiore a quello delle firme raccolte dalla mobilitazione popolare, ma che subito dopo annunci la sua partecipazione alla manifestazione organizzata dai comitati cittadini che quelle firme le hanno raccolte e puntualizzi che sarà nelle retrovie solo per loro richiesta. E ci mancava si mettese pure in prima fila dopo che lui e la sua maggioranza non hanno comunicato le intenzioni di Edison per oltre un anno ai cittadini e non hanno mosso un dito per tutelarli finché non ci sono stati costretti. Fiordelmondo e i suoi sappiano che la votazione non è stata il momento giusto per dire no a quell’impianto nei termini in cui è stato proposto: è la sconfitta umana e politica di chi, invece di lavorare per il bene della città, si nasconde dietro cavilli e democrazia di facciata delegando ai cittadini le proprie responsabilità di mandato». Secondo Elezi: «Sindaco e maggioranza stanno cercando di correre ai ripari per la sconfitta sonora del loro operato visto che non hanno comunicato le intenzioni di Edison per oltre un anno ai cittadini e non hanno mosso un dito per tutelarli finché non ci sono stati costretti. Ecco perché Fiordelmondo offende senza ritegno il suo ruolo di sindaco e gli jesini dicendosi soddisfatto di un no detto dalle urne al momento giusto. Non c’era bisogno di consultazioni popolari per rafforzare la decisione del consiglio comunale semplicemente perché la città urla no da mesi e l’ha urlato in ogni sede, anche in consiglio regionale attraverso le mie interrogazioni e mozioni».
A ribattere è il segretario del Pd jesino Stefano Bornigia: «Ancora una volta viene usata strumentalmente la vicenda “Edison” al solo scopo di fare campagna elettorale. Qualsiasi argomento è buono, ed a tal fine, la consigliera Elezi si permette di considerare il Sindaco addirittura indegno. Noi pensiamo che è indegno raccontare questa vicenda con una serie di bugie colossali: il Pd di Jesi ed il Sindaco, dopo il necessario approfondimento, hanno immediatamente detto un no secco a questo insediamento, e, nel rispetto della normativa, hanno seguito puntualmente l’iter amministrativo, utilizzando tutti gli strumenti utili per arrivare ad un no definitivo. La consultazione è uno di questi strumenti e fa bene il Sindaco ad essere soddisfatto dell’importante risultato. Dopo la consultazione avremo l’istruttoria pubblica, anche esso strumento di partecipazione tecnica e di ascolto della città. Noi crediamo che, tra chi è contrario a questo insediamento, molti lo sono sinceramente, ma altri lo sono esclusivamente per tornaconto politico e forse la consigliera Elezi è tra questi. Noi vorremmo sapere dalla consigliera Elezi, invece di fare campagna elettorale su Edison, lanciando epiteti offensivi, qual è la sua posizione sul piano regionale dei rifiuti, in via di approvazione da parte della destra e della giunta Acquaroli. Ricordiamo che tale piano regionale dei rifiuti, qualora approvato, permetterebbe ad impianti di smaltimento rifiuti, come Edison, di insediarsi ancora più vicini alla città».
Consultazione Edison, le civiche d’opposizione
Afferma Jesiamo: «Il dato della consultazione pubblica sulla piattaforma Edison se da un lato dimostra l’interesse ancora vivo sul tema, dall’altro risente fortemente del silenzio protratto per tutto il 2023 da parte dell’amministrazione comunale, che ha di fatto congelato il dibattito pubblico. Un atteggiamento che ha trasformato quella che poteva essere una reale occasione di partecipazione in un’operazione di facciata, utile più a riabilitare l’immagine del Comune che a dare spazio all’ascolto autentico dei cittadini. Ma il dato più rilevante è di natura politica: la consultazione evidenzia un netto scollamento tra la cittadinanza e l’Amministrazione, in particolare con il Sindaco e la Giunta, ormai privi di credibilità. A rafforzare questa percezione, il silenzio assordante dell’Assessora alla partecipazione Paola Lenti, che non ha speso una parola sull’iniziativa. Lo stesso vale per gli altri due assessori coinvolti nel procedimento: l’Assessora Melappioni, mai intervenuta pubblicamente sul tema, e l’Assessore Tesei, che non si esprime più dall’estate scorsa. Un’assenza collettiva che solleva interrogativi legittimi sul reale interesse dell’amministrazione per il confronto con la cittadinanza».
Commenta Per Jesi: «Un sondaggio a titolo meramente consultivo e totalmente tardivo rispetto alla fase della procedura autorizzativa che si chiuderà ad inizio agosto. Il Sindaco e il PD si dicono soddisfatti dell’affluenza giustificando così una spesa abbastanza inutile, dato che a 3000 firme si era già arrivati da tempo anche se per alcuni consiglieri di maggioranza “non erano abbastanza rappresentative”. Denaro con cui si poteva invece finanziare la collaborazione di un esperto, come chiesto dall’opposizione, per il quale sarebbe stato denaro mal speso secondo il sindaco quando quello che serve per bloccare la procedura in conferenza dei servizi è solo approfondire le questioni tecniche dirimenti. L’amministrazione anche stavolta ha fatto il minimo indispensabile, quasi il compitino per non perdere ancora di più la faccia, presumendo di poter correre ai ripari mostrandosi dalla parte dei cittadini quando per un anno, il 2023, li ha lasciati all’oscuro del progetto e solo fino a poche settimane fa li ha lasciati soli a difendere la salute pubblica e il territorio dove vivono, lavorano e crescono le nuove generazioni. Nonostante la panoplia di selfie e contenuti autocelebrativi, stavolta non una parola in più è stata spesa per incoraggiare al voto, non un video-messaggio per invitare i cittadini a partecipare alla consultazione, né da parte del Sindaco né da parte dell’Assessore all’ambiente, messo nelle retroguardie a tacere sull’impianto, considerate le imbarazzanti dichiarazioni durante il consiglio comunale aperto dello scorso luglio. Di fronte a questo noi ci sentiamo ancora una volta di ringraziare i cittadini che nonostante tutto non smettono di mostrare in maniera inequivocabile e ferma il proprio impegno e la propria volontà»