Fabriano: accordo Carifac-Fondazione Cariverona, il duro affondo della sindaca Ghergo - Jesi-Fabriano
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Fabriano: accordo Carifac-Fondazione Cariverona, il duro affondo della sindaca Ghergo

La sindaca Daniela Ghergo replica all'onorevole Carlo Ciccioli e interviene su questo accordo che sta suscitando polemiche tra molti esponenti politici

La sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo

FABRIANO – Il 6 maggio l’Organo di Indirizzo della Fondazione Carifac è chiamato ad esprimersi in merito alla vicenda legata all’accordo tra Fondazione Cariverona e Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana (Carifac), con l’annunciato disimpegno della prima e l’eredità pronta a essere raccolta dalla seconda, ma che sta suscitando soprattutto ad Ancona ma non solo, polemiche in merito al contenuto dell’accordo stesso, con un netto depauperamento delle quote di Ancona che, secondo l’on. Ciccioli, il sindaco di Ancona Silvetti e molti altri esponenti, sono di troppo inferiori al valore reale, liquidate con 30milioni di euro a fronte di un valore di circa 100milioni di euro. Bene l’assemblea dei soci della Carifac ha già dato il via libera pur rendendo evidente una buona fetta di soci che vorrebbero rinegoziare l’accordo. Nella riunione dell’Organo di indirizzo questa divisione è ovviamente presente e il via libera non è poi così scontato.

La dichiarazione

Su questa situazione interviene la sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo. «Desta stupore la posizione assunta dall’on. Carlo Ciccioli, che, criticando il fatto che l’assemblea dei soci della Fondazione Carifac si sia espressa in senso favorevole all’accordo con Fondazione Cariverona, ha fortemente auspicato che l’organo di indirizzo della Fondazione Carifac non ratifichi tale intesa. Così come destano stupore le parole e i toni utilizzati, paventando addirittura la possibilità che l’europarlamentare, in forza dell’immunità di cui gode, possa occupare la sede Carifac e farsi arrestare, se l’organo di indirizzo deciderà di avallare l’accordo. La politica, o presunta tale, faccia un passo indietro ed eviti improprie invasioni di campo pretendendo di condizionare enti autonomi di diritto privato che hanno propri organi decisionali pienamente legittimi e legittimati. Fabriano non ha bisogno di tutori, né di paladini pronti a dichiararsi difensori delle aree interne per poi smentirsi con i fatti», le parole della Ghergo. «La città di Fabriano vive un momento già particolarmente complesso, sarebbe auspicabile che chi ricopre ruoli istituzionali porti il dovuto rispetto a questo territorio e ai soggetti che vi operano, evitando iperboli verbali, operando per la sua crescita con azioni concrete e dimostrando di tenere allo sviluppo e al benessere dei suoi abitanti, piuttosto che fomentare diatribe campanilistiche che, nel mentre regalano visibilità in periodo elettorale, di fatto possono solo indebolire la posizione della prestigiosa Fondazione Carifac e della provincia di Ancona di fronte al dichiarato disimpegno di Fondazione Cariverona», conclude.