ANCONA – L’Università Politecnica delle Marche celebra il premio Nobel per l’economia 2024, Daron Acemoglu, conferendogli la laurea honoris causa. La cerimonia s’è svolta nella facoltà di economia G. Fuà dell’Università Politecnica delle Marche in un’aula gremita di studenti e con le voci del coro studentesco Univpm. Presenti, naturalmente, le massime autorità civili e militari della città.
Daron Acemoglu, nato a Istanbul nel 1967, è un economista turco naturalizzato statunitense, nel 2024 ha ricevuto il premio Nobel per l’economia insieme a James A. Robinson e a Simon Johnson, «per gli studi su come le istituzioni si formano e impattano sulla prosperità».
In apertura di cerimonia il magnifico rettore Gian Luca Gregori ha evidenziato come le ricerche di Acemoglu abbiamo rivoluzionato la comprensione dello sviluppo economico e come la sua visione ispiri anche la missione dell’ateneo anconetano: «In questi anni abbiamo lavorato per promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile, radicato nel territorio ma con apertura internazionale. La nostra università offre un’ampia offerta formativa in italiano e in inglese, partecipa ad alleanze europee come Sunrise e Uniadrion e collabora con imprese e istituzioni per sostenere l’innovazione, l’occupazione e la coesione sociale. Questo senza mai spostare l’ago della bussola dalla centralità della persona alla quale trasmettiamo competenze ma soprattutto valori».
Le ragioni di questo conferimento honoris causa le ha spiegate Davide Ticchi, docente di economia politica all’Università Politecnica delle Marche: «La collaborazione con il professor Acemoglu risale al 2005, una collaborazione andata avanti per tanti anni. Abbiamo avuto modo di collaborare a diversi progetti che sono stati poi pubblicati. La ragione per cui abbiamo deciso di conferire la laurea ad honorem non ha origine nel fatto che abbia vinto il premio Nobel, è una decisione che risale addirittura al 2001, poi ci sono stati aspetti burocratici che hanno ritardato l’evento.
La sua laurea è stata ufficialmente firmata dalla ministra dell’università (Anna Maria Bernini, ndr) un anno fa. Le ragioni per cui abbiamo scelto lui sono molteplici, hanno a che fare sicuramente con il lato scientifico di grandissimo profilo, però anche con la visione della ricerca che ha il professor Acemoglu che si sposa molto bene con la ricerca che facciamo noi in dipartimento, una ricerca che vuole aiutare a capire la comprensione di fenomeni importanti, quali la crescita e lo sviluppo economico».
Quindi il professor Acemoglu, che poi ha effettuato la sua lectio magistralis dal titolo “Bolstering support for democracy”: «Nella relazione ho sottolineato il motivo per cui la democrazia e, in particolare, la democrazia liberale, hanno avuto successo nel promuovere la prosperità condivisa, servizi pubblici affidabili e la partecipazione dei cittadini, e di come abbia però incontrato gravi difficoltà in questo percorso, compromettendo la sua reputazione presso un’ampia varietà di gruppi sociali.
Sulla base di quest’analisi si può evidenziare, inoltre, come si possa rafforzare il sostegno alla democrazia e di cosa ciò implichi in termini di una nuova concettualizzazione della democrazia liberale. Inoltre va evidenziato anche il motivo per cui le alternative alla democrazia non rappresentano una soluzione migliore per garantire prosperità condivisa e benessere diffuso».
Sentito e particolarmente applaudito il momento del conferimento della laurea honoris causa.