Cala l’inflazione, ma il prezzo del carrello della spesa continua ad aumentare. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat “Prezzi al consumo – Maggio 2025”. L’inflazione passa dal +2,1% di aprile al +1,9% di maggio, ma i prezzi dei beni alimentari, per la cura della persona e della casa crescono, da +2,6% a +2,7%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto decelerano (da +1,6% a +1,5%).
La lieve diminuzione è dovuta prevalentemente al calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-2,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%). Effetti solo in parte compensati dalla crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), degli Alimentari non lavorati (+0,7%) e lavorati (+0,3%).
Ad accelerare sono i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,2% a +2,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto decelerano (da +1,6% a +1,5%).

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori con l’inflazione a questi livelli stima «ricadute pari a +527,00 euro annui, per una famiglia media – spiega Serena Cesaro di Ferconsumatori Ancona -. Per fronteggiare il costo del carrello della spesa che cresce le persone tagliano sulla qualità del cibo e si orientano per gli acquisti più sui discount che sui supermercati tradizionali.
Per evitare gli sprechi fanno la spesa giornaliera cercando i negozi e i mercati dove ci sono offerte e sconti che permettono di risparmiare. In particolare vediamo che le famiglie più indigenti riducono il consumo di carne e pesce (-16,9%) e acquistano prodotti vicini alla scadenza».
L’associazione dei consumatori evidenzia la «crescita del disagio e delle disuguaglianze» e chiede «interventi urgenti al Governo per aiutare le famiglie e l’intero sistema economico». Tra le proposte di Federconsumatori «la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia), la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare».